Ittiturismo
Descrizione
L’ Ittiturismo ,strettamente connesso alle attività di pescaturismo svolte al largo, offre la possibilità di vivere una giornata come un pescatore, pernottando nelle case dei pescatori professionisti, con ristorazione e degustazione dei prodotti tipici locali. È una vera e propria attività di pesca`professionale, svolta solo ed esclusivamente dall’ imprenditore ittico sul campo a diretto contatto con l’ ambiente, e
Tale attività nasce con l’obiettivo di proteggere le risorse marine dal continuo depauperamento e come dignitosa alternativa reddituale per il pescatore. Il termine ittiturismo identifica “attività di ospitalità, ricreative, didattiche, culturali e di servizi…”, che possono essere svolte nell’ abitazione dell’imprenditore ittico o in altra struttura nella disponibilità dello stesso, al fine di creare un’offerta turistico-didattica ampia, attraverso:
• la valorizzazione degli aspetti socio-culturali delle imprese ittiche;
• la fruizione corretta degli ecosistemi acquatici e delle risorse della pesca.
L’imprenditore ittico con “disponibilità di locali, fantasia, spirito imprenditoriale” e col supporto del suo nucleo familiare, ha tutte le caratteristiche per avviare questa particolare attività professionale. La casa, la laguna, lo stabilimento di trasformazione, l’impianto di allevamento, il punto vendita, sono opportunità di sviluppo integrato in grado di attrarre ognuno di noi per scoprire le radici di un mestiere antico e in continua evoluzione. È un servizio che si configura sul mercato come “attività di accoglienza diurna e/o notturna” a stretto contatto con la realtà operativa e organizzativa dell’impresa ittica, quindi, un mix fra avventura, ecoturismo sostenibile, partecipazione attiva dell’ospite, scoperta di un ambiente naturale, scoperta dei prodotti della pesca e delle tradizioni enogastronomiche e anch’esso, come la pescaturismo, può a ragione essere catalogato nell’ambito del Turismo Attivo Esperenziale, poiché il turista trascorre una giornata in un ambiente sano, pulito, mangiando cibo fresco e condividendo con la famiglia del pescatore l’esperienza che arriva dal mondo della pesca.
Rientrano nell’ attività dell’ ittiturismo:
- preparazione e somministrazione di pasti e bevande per la consumazione in locali, ambienti o in spazi aperti appositamente allestiti e attrezzati nella disponibilità dell'imprenditore ittico;
- organizzazione di degustazioni di prodotti aziendali;
- organizzazione di attività didattiche e ricreative, rivolte in particolare alle scuole, con lezioni tenute dai pescatori finalizzate alla valorizzazione degli aspetti socio-culturali delle attività del settore e alla conoscenza dell'ecosistema marino;
- ospitalità in adeguati alloggi nella disponibilità dell'imprenditore ittico;
- ospitalità in altri locali o ambienti appositamente allestiti e attrezzati nella disponibilità dell'imprenditore ittico;
- lavorazione, confezionamento e vendita di prodotti derivanti dalla propria attività di pesca e/o acquacoltura;
I pasti somministrati devono essere ottenuti per oltre il 60% con prodotti di aziende ittiche o agricole liguri, di cui almeno il 50% (30% del totale) del provenienti dalla propria impresa ittica o, nel limite di un quarto del totale dei prodotti somministrati, da cooperative o consorzi di imprese ittiche operanti in ambito locale di cui l'impresa medesima faccia parte.
Ufficio competente
SUAP- C.d.R Commercio Attività Produttive – Turismo presso Piazza Europa n.1 secondo Piano
Orario:
Giovedì 8.30 – 12.00
Martedì 8.00 – 17.30
Sabato e prefestivi 8.30 – 11.15
Funzionario Responsabile : Dott.ssa Silvia Cavallini
Per informazioni generali pagamenti diritti di istruttoria ritiro e assistenza nella compilazione della modulistica rivolgersi a:
SUAP- C.d.R Commercio Attività Produttive – Turismo presso Piazza Europa n.1 secondo Piano
Referenti:
Federica Moggia Email: federica.moggia@comune.sp.it Tel. 0187/727348
Requisiti
Requisiti soggettivi:
possesso dei requisiti morali previsti dagli articoli 11 e 92 del R.D. n. 773/1931;
assenza di pregiudiziali ai sensi della legge antimafia.
Se l'attività viene svolta in forma societaria il possesso dei requisiti morali deve essere autocertificato in caso di S.p.A. e S.r.l., dal legale rappresentante, da tutti i componenti del consiglio di amministrazione, da tutti i componenti del collegio sindacale, e dal socio di maggioranza (nelle società con un numero di soci pari o inferiore a quattro); nel caso di s.a.s. dai soci accomandatari, in caso di s.n.c. dai soci amministratori.
Possono esercitare tale attività solo gli imprenditori ittici appartenenti o alla categoria della pesca professionale o dell’acquacoltura con la differenza che:
• per l’imprenditore ittico che si occupa di pesca professionale, l’ittiturismo è un’attività prevalente;
• per l’imprenditore ittico che si occupa di acquacoltura, l’ittiturismo è un’attività connessa.
In altri termini possiamo dire che l’imprenditore ittico del primo caso può svolgere l’attività di ittiturismo in modo continuativo (prevalente) senza più il vincolo del rapporto di connessione rispetto alla pesca; quello del secondo caso deve esercitare l’attività di acquacoltura come attività primaria (prevalente) e l’ittiturismo in rapporto di connessione (subordine). Le percentuali di prevalenza sono stabilite dalle Regioni nel regolamento attuativo laddove approvato, sempre come disposto dalla L.96/2006.
Requisiti oggettivi:
E’ necessario che le caratteristiche tecnico-strutturali dei fabbricati e di tutti i locali siano idonee all’espletamento dell’attività di ittiturismo che si intende realizzare in termini urbanistico-edilizi, funzionali, igienico-sanitari, di sicurezza a norma delle vigenti disposizioni. Devono, inoltre, rispettare la normativa vigente in materia di prevenzione incendi ed essere in possesso del certificato prevenzione incendi, quando necessario.
Possono essere utilizzati per lo svolgimento dell’attività di ittiturismo i seguenti fabbricati o parti di essi:
Locali chiusi come la casa, i locali commerciali, i depositi di rimessaggio, e gli ambienti aperti come le lagune, gli stagni, zone demaniali in concessione o per attività di produzione o di trasformazione.
Se i locali esistenti hanno necessità di essere recuperati da un punto di vista edilizio bisogna attenersi a quanto dettato dai singoli regolamenti comunali. Alle strutture destinate all’ittiturismo si applica il Contributo concessorio per opere o impianti non destinati alla residenza così come specificato dall’art.19 del testo unico in materia edilizia.
La conformità alle norme vigenti in materia di accessibilità e di superamento delle barriere architettoniche può essere realizzata con opere provvisionali qualora non sia stato rilasciato il nulla osta da parte delle autorità competenti alla tutela del vincolo.
Presentazione della Segnalazione Certificata di Inizio Attività
L'esercizio dell'attività ittituristica è subordinato alla presentazione della segnalazione certificata di inizio attività al Comune in cui l'imprenditore ittico intende svolgere l'attività.
La presentazione della SCIA consente di iniziare subito l’attività.
Per l’apertura,trasferimento (di proprietà o della gestione) dell’impresa,trasferimento di sede,ampliamento,occorre presentare una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA),esclusivamente in via telematica, completa delle dichiarazioni sostitutive di certificazione e di atto notorio,della documentazione,delle attestazioni,delle attestazioni e degli elaborati tecnici richiesti,indicati sul modulo,così come disposto dall’articolo 19 della legge n. 241/1990 e dall’articolo 5 del DPR n.160/2010 (Regolamento SUAP);
E’ necessario eseguire il pagamento dei diritti di istruttoria pari ad € 50,00 da effettuarsi tramite Avviso di pagamento Pago Pa emesso dal Comune della Spezia
Atti e documenti da allegare alla/S.C.I.A.
- attestazione e/o asseverazione di tecnici abilitati ai sensi art. 19 Legge 241/90 e s.m.i.
- planimetria di tutte le strutture con numerazione delle camere/unità abitative
- polizza assicurativa per i rischi derivanti dalla responsabilità civile verso i clienti di cui all’articolo 42 della Legge;
- certificazioni relative all’impiantistica e in materia di sicurezza (se non già depositate)
- copia del permesso di soggiorno nel caso di cittadini non appartenenti all’Unione Europea (se il permesso scade entro 30 giorni, copia della ricevuta della richiesta di rinnovo)
- dichiarazione (nel caso di società) per l’accertamento dei requisiti morali (Allegato A)
- atto costitutivo della Associazione/Ente/Azienda registrato;
- dichiarazione notarile o copia dell’atto di trasferimento registrato (compravendita, cessione di quote, affittanza d’azienda, risoluzione affittanza o compravendita, verbali per cambio legale rappresentante, cambio ragione sociale, successione, donazione, trasformazione, ecc.);
- originale dell’autorizzazione/D.I.A./Scia del precedente titolare (in caso di subingresso);
- copia di un documento di riconoscimento in corso di validità
- Contratto/contratti di affitto dei fabbricati e dei terreni dell’azienda agricola.
- dichiarazione dell’accettazione dell’incarico di rappresentante (Allegato B)
Note
La SCIA ha validità immediata e permanente, salvo modifiche sostanziali relative al soggetto titolare, all’attività svolta o ai locali.
Obblighi da rispettare nell’esercizio dell’attività :
a) osservare le disposizioni ed i provvedimenti emanati dalla Regione e dalle altre autorità competenti;
b) esporre al pubblico copia dell’autorizzazione /S.C.I.A. comunale nonché le tariffe praticate e, se attribuita, la classificazione;
c) rispettare i limiti e le modalità indicate nell’autorizzazione stessa;
d) osservare gli obblighi derivanti dalle norme di legge in materia di pubblica sicurezza;
e) consentire i controlli e le ispezioni previste da apposite norme di legge;
f) dare inizio all’attività entro il termine di un anno dalla data del rilascio dell’autorizzazione notificandola al Comune;
g) esporre al pubblico l’elenco dei principali prodotti alimentari utilizzati con l’indicazione della provenienza;
h) presentare annualmente all’ente competente, con le modalità e i termini previsti dal regolamento, una dichiarazione contenente le tariffe che l’operatore intende praticare per l’anno successivo. In difetto di comunicazione si intendono confermati i prezzi massimi e le caratteristiche funzionali dell’anno precedente;
i) comunicare al Comune l’eventuale cessazione dell’attività entro trenta giorni dalla stessa;
j) comunicare alla Regione i dati previsti dall’articolo 3 comma 1 lettera e) della legge regionale 4
ottobre 2006 n. 28 (organizzazione turistica regionale);
k) apporre, in modo stabile e ben visibile, una targa, all’ingresso dell’azienda ai sensi dell’art.14 comma 1 lettera K) della L.R. n.37/2007 e dell’art. 16 D.G.R. n. 1443/2012;
l) rendere pubblici, all’ingresso, i periodi di apertura
m) prendere contatti con Spezia Risorse ai fini delle modalità di versamento dell’ Imposta di soggiorno approvata con deliberazione di C.C. n.7/2012
n) comunicare i nominativi all’Autorità di Pubblica Sicurezza per registrare le persone alloggiate (TULPS testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) nel caso di ospitalità notturna.