Scheda illustrativa

 

In caso di realizzazione di un nuovo insediamento produttivo, ampliamento, ristrutturazione soggetti al rilascio del permesso di costruire occorre inoltre:
relazione tecnica descrittiva – estratto di PUC  con individuazione dell’area oggetto dell’intervento-  estratto di mappa catastale (visure e planimetrie) – titolo di proprietà - elaborati progettuali – piante - sezioni - prospetti relativi allo stato di fatto di raffronto e stato finale, relazione geologica e  richiesta per autorizzazione paesaggistica (se dovute).

L’attività di autocarrozzeria  non può essere realizzata negli edifici pluripiano,  a carattere prevalentemente residenziale, in quanto necessita di autorizzazioni alle emissioni in atmosfera e pertanto non rientra tra le attività consentite dalla Circolare Esplicativa PUC.

Domanda unica
La domanda unica, compilata e sottoscritta, deve essere corredata con marca da bollo da € 16,00.
Detta domanda, unitamente alla documentazione sopra elencata, dovrà essere inviata o consegnata allo Sportello Unico per le Imprese – Piazza Europa n. 1 – Piano VI.

Destinazione dell’immobile “ad uso artigianale”
Nel caso in cui l’immobile non sia  destinato ad “uso artigianale” il proprietario deve presentare in carta semplice comunicazione di variazione d’uso del fondo (es. da “commerciale” a  “artigianale”) senza realizzazione di opere o richiesta di titolo abilitativo edilizio se il cambio d’uso avviene con esecuzione di opere.

Relazione tecnica sul ciclo produttivo
La relazione dovrà prevedere in dettaglio le fasi di lavorazione, il numero dei dipendenti, indicare se l’attività viene svolta all’interno dei locali o anche nei piazzali e qualsiasi altra informazione attinente all’attività stessa.

Documentazione in ordine alla tipologia di scarico ed al corpo ricettore
scarico delle acque reflue in fognatura Acam Acque S.p.A:

  • relazione tecnica dettagliata che descriva la natura degli scarichi originati nell’insediamento del loro trattamento eventuale e del loro recapito
  • una planimetria con l’indicazione dei punti di origine degli scarichi, del loro collettamento tramite fognatura interna, del loro eventuale trattamento e del loro recapito
  • compilazione dei modelli 5, 6, 7 debitamente firmati

scarico delle acque reflue di tipo produttivo in corpo idrico:

relazione contenente gli elementi di cui all’allegato 1 della L.R. 43/95 concernenti:

  • la composizione dello scarico
  • l’individuazione dell’insediamento
  • la titolarità dell’insediamento e delle attività svolte

scarico delle acque reflue assimilate alle domestiche in corpo idrico:

  • compilazione di domanda di autorizzazione allo scarico ex art. 45 D.lgs.vo 152/06
    comprensiva degli allegati indicati nella domanda stessa

scarico delle acque reflue assimilate alle domestiche in fognatura comunale:

  • relazione tecnica dettagliata che descriva la natura degli scarichi originati nell’insediamento
    planimetria con l’indicazione dei punti di origine degli scarichi, del loro eventuale trattamento, del loro recapito e fotografie particolareggiate del sito.

SCARICHI ACQUE REFLUE

  • scarico in fognatura in gestione ad ACAM:
    • se trattasi di scarico di acque assimilate alle domestiche non occorre autorizzazione ma, a seguito compilazione Mod 5, 6, 7 l’Ente gestore - Acam Acque S.p.A - formulerà le  eventuali prescrizioni e, a seguito di sopralluogo,  predisporrà  dichiarazione di assimilabilità
    • se trattasi di acque industriali l’autorizzazione è predisposta  dal  Comune - previo parere tecnico di ACAM (NB. l’autorizzazione verrà rilasciata dal Comune  fintanto che la segreteria tecnica dell’ATO – Autorità di ambito territoriali ottimali – non sarà stata a ciò delegata e quindi operativa).
  • scarico in fognatura comunale:
    • se trattasi di scarico di acque assimilate alle domestiche: l’autorizzazione è predisposta dal Comune - Servizio Infrastrutture stradali
    • se trattasi di scarico di acque industriali:  l’autorizzazione è predisposta dal Comune - Servizio Infrastrutture Stradali – previo parere ARPAL
  • scarico in corpo idrico:
    • se trattasi di acque assimilate alle domestiche: l’autorizzazione è predisposta dal Comune – Servizio Ambiente
    • se trattasi di acque industriali l’autorizzazione è predisposta dall’Amministrazione Provinciale – Area Ambiente

Documentazione d’impatto acustico

  • dovrà essere presentata qualora occorra il rilascio di  permesso di costruire
  • in caso contrario

L’installazione e funzionamento di motori elettrici o a scoppio con potenza complessiva

superiore a 1 Kw in attività industriali, artigianali, commerciali, di pubblico esercizio, di

servizi, inclusi circoli privati e associazioni, nonché gli studi medici, odontoiatrici e simili,

si considerano tacitamente autorizzate ai sensi del presente regolamento ed a tal fine i titolari

delle medesime attività devono autocertificare allo Sportello unico per le imprese la

rispondenza ai limiti di legge delle proprie emissioni ed immissioni acustiche.

L’autocertificazione deve contenere almeno i seguenti elementi: tipologia, marca e potenza

di tutti i motori presenti nell’attività, loro orario e modalità di utilizzo; rappresentazione

schematica della dislocazione degli apparecchi rumorosi nei locali, anche con riferimento

alle aperture negli stessi contenute; illustrazione delle eventuali cautele insonorizzanti

presenti nel locale. L’autocertificazione deve inoltre essere convalidata da tecnico

competente in acustica, secondo le modalità da questi ritenute più opportune, nei seguenti

casi:

a. allorchè trattasi di motori a scoppio;

b. quando si prevede che i motori debbano rimanere in funzione in orario notturno;

c. qualora la potenza complessiva dei motori sia superiore a 3 Kw, indipendentemente

dall’orario di funzionamento;

d. qualora la potenza complessiva dei motori sia superiore a 2 Kw e l’attività sia situata

in zona contraddistinta dalla classe 3° o inferiore secondo la vigente classificazione

acustica del territorio comunale

7. Tranne che non si tratti di motori per loro stessa natura caratterizzati da funzionamento

continuo, quali frigoriferi o simili, l’orario di funzionamento consentito ordinariamente è il

seguente: da lunedì a venerdì inclusi dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 19, salvo

specifica diversa comunicazione dell'Autorità Comunale, formulata come al sottostante

punto 13, che in tal caso assume la connotazione di autorizzazione esplicita. Analogamente

autorizzazione esplicita viene rilasciata in caso di richiesta dell’utilizzo dei motori per

particolari condizioni di esercizio. In tal caso l’istanza deve essere corredata di valutazione

di impatto acustico redatta da tecnico competente.

Domanda di Autorizzazione in via generale per le emissioni in atmosfera

Certificato Prevenzione Incendi

  • qualora vengano ospitate più di nove autovetture
  • officine e laboratori per la verniciatura con vernici infiammabili e/o combustibili con oltre 5 addetti)

Dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico

  • Deve essere consegnata  dichiarazione di conformità in originale, in copia conforme all’originale o fotocopia
  • Denuncia di messa a terra dell’impianto elettrico in presenza di lavoratori subordinati o similari (es. soci di cooperative, apprendisti etc.)
  • Per impianti di nuova installazione o che abbiano subito un rifacimento totale:
    • Il datore di lavoro, entro 30 giorni dalla messa in esercizio dell’impianto, deve inviare la dichiarazione di conformità dell’impianto rispettivamente all’ISPESL ed all’Arpal o AUSL, competenti per territorio;
    • la dichiarazione di conformità in originale, copia conforme o fotocopia va inoltrata all’ISPESL unitamente al modulo (allegato 14) firmato dal datore di lavoro

N.B. Nei Comuni ove sia operante lo Sportello Unico per le Imprese la suddetta dichiarazione può essere presentata allo stesso, che provvede all’inoltro ai soggetti di cui sopra territorialmente competenti.

  • per impianti che abbiano subito ampliamenti e modifiche dei quadri elettrici principali e secondari:
    • la dichiarazione di conformità deve essere conservata sul posto di lavoro a disposizione degli organi di vigilanza.

Il datore di lavoro è tenuto, oltre ad effettuare regolare manutenzione dell’impianto, a far sottoporre lo stesso a verifica periodica ogni 5 anni .
Negli ambienti a maggior rischio in caso di incendio la periodicità è biennale

Per l’effettuazione di queste verifiche il datore di lavoro può rivolgersi all’ASL o all’ARPAL o ad altri organismi individuati dal Ministero competente , sulla base della Direttiva 11 marzo 2002 “procedure per l’individuazione, ai sensi degli artt. 4-6-7- del  D.P.R 462/01, degli organismi di ispezione di tipo A”.

In caso di installazione di impianti termici di potenza superiore a 35 Kw dovrà essere presentato progetto all’ISPESL  in conformità del D.M. 1.12.1975.

 

Impianti di protezione contro le scariche atmosferiche (eventuale)

Sono soggetti all’obbligo dell’invio della dichiarazione di conformità:

  • Gli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche installati per la protezione delle attività elencate nel D.P.R 689/59 (All. 15), se non autoprotette
    (reparti di verniciatura a spruzzo con solventi infiammabili con oltre 5 addetti)
  • Le strutture metalliche se non autoprotette.

La valutazione della autoprotezione della struttura deve essere effettuata a cura  del datore di lavoro avvalendosi di un esperto.

Denuncia impianti di sollevamento (eventuale)
Le documentazioni concernenti le verifiche, nonché le denunce di avvenuta installazione, devono essere conservate presso gli utilizzatori ed essere esibite ad ogni richiesta degli organi di vigilanza e di controllo.

Rispetto prescrizioni imposte da Azienda USL - SC P.S.A.L.: "Linee guida"

Classificazione  industria insalubre
la documentazione richiesta:

  • planimetria dei locali in scala 1:100 redatta da un tecnico abilitato, recante l’indicazione della destinazione d’uso dei locali, le relative altezze e la superficie complessiva del plesso espressa in metri quadrati;
  • certificazione di conformità dell’impianto elettrico;
  • autorizzazione allo scarico dei reflui liquidi;
  • autorizzazione alle emissioni in atmosfera (se dovuta);
  • copia dei contratti stipulati con ditte autorizzate allo smaltimento dei rifiuti speciali e/o tossici prodotti dall’attività, oppure autocertificazione di quanto sopra descritto;
  • relazione tecnica sull’attività svolta e sul relativo ciclo produttivo;
  • opia della ricevuta di versamento della tassa prevista con D.G.R. n. 1608 del 29.12.2006 da effettuarsi sul conto corrente postale n. 11367190 intestato all’azienda USL n. 5 Spezzino con i seguenti importi:
    - fino a 50 mq. € 108,00
    - da 51 mq. a 100 mq  € 162,00
    - da mq. 101 a mq. 200  € 215,00
    Per ogni 50 mq  oltre i 200 mq. €  54,00 (la tariffa, in tale caso non dovrà superare € 1.669,00.

N.B. la normativa, come noto, è in continua evoluzione. La presente scheda pertanto è suscettibile di modifiche che verranno tempestivamente apportate.

Si informa che lo Sportello Unico per le Imprese, nell’interesse primario dell’imprenditore o aspirante tale,  che intenda nella fase di progettazione di un particolare  investimento conoscere preliminarmente l’esatta natura degli adempimenti da assolvere,  può rilasciare pareri preventivi relativamente alla conformità dei progetti convocando specifiche conferenze dei servizi per l’espressione di un parere congiunto.